Napoli, 28 dicembre 2011- Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro è intervenuto stamane allo stadio San Paolo alla cerimonia per la consegna dei premi ‘Societa’, tecnico ed atleta dell’anno 2011′ promossa dal Coni Provinciale di Napoli e dall’Ussi Regionale della Campania. “Ho sempre pensato – ha detto il presidente Cesaro – che il rilancio delle politiche giovanili e sociali passi attraverso un serio programma di incentivi al mondo dello sport. A tal fine la Provincia ha inteso in questi ultimi due anni sviluppare una politica di collaborazione con le associazioni sportive, consentendo alle stesse, attraverso canoni simbolici, l’utilizzo delle palestre degli istituti scolastici. Questo ha permesso la pratica di discipline sportive ad oltre 2.500 atleti che altrimenti non avrebbero trovato sul territorio strutture idonee alla pratica delle diverse discipline”. “Una particolare attenzione – ha aggiunto Cesaro – abbiamo voluto riservare infatti all’integrazione sportiva dei disabili: nei contratti di locazione sono state inserite precise clausole che prevedono, all’interno di ogni palestra, l’inserimento di una quota di ragazzi meno fortunati per garantire un maggiore sviluppo della loro integrazione scolastica e sportiva”. Il presidente Cesaro, che ha premiato la società Calcio Napoli, ha avuto chiare parole di stima ed ammirazione anche per i protagonisti della giornata. “Per quanto riguarda il Napoli di De Laurentiis e Mazzarri – ha detto – accanto ai successi sportivi, mi sembra evidente l’innegabile ruolo di promozione dell’immagine della Città in Europa e nel mondo che la società è stata capace di svolgere. Ciro Ferrara è un’icona di Napoli, non solo per il suo indiscusso valore tecnico ma, consentitemi, anche per il suo grande impegno nel sociale attraverso la fondazione che guida insieme ad un altro grande del calcio nostrano, Fabio Cannavaro”. “La cestista Chiara Pastore, però – ha concluso – è forse il testimonial più bello, che ben rappresenta lo spirito con cui i nostri giovani affrontano anche discipline meno popolari e che gratifica il buon lavoro svolto dalle istituzioni e dal Coni”.
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